Il 31 Gennaio 1745 nasce a Metz Francois Barbé-Marbois. Iniziò la sua carriera politica e amministrativa come governatore di Santo Domingo; nel 1795 fu eletto al Consiglio degli Anziani, ma fu arrestato per le sue apparenti simpatie monarchiche.
Quando salii al potere, divenne Consigliere di Stato ed in seguito Ministro del Tesoro.
Nel 1803, come raffigurato in questo francobollo americano del 1953, negoziò la cessione della Louisiana agli Stati Uniti.
Nel 1805 divenne Grand’Ufficiale della Legion d’Onore e conte, e dal 1808 fu Presidente della Corte dei Conti, anche nei regimi successivi.
Ci tenevo però a raccontarvi un episodio riguardante Francois Barbé-Marbois, che risale all’epoca in cui era il mio Presidente della Corte dei Conti.
Asker-Khan, ambasciatore persiano a Parigi, si trovava da un po’ di tempo a letto per un malore che i rimedi persiani non riuscivano a curare, e chiese di chiamare il famoso medico Bourdois, allora molto famoso nella capitale. Sbagliando sul nome, gli incaricati dell’ambasciatore si rivolsero proprio a de Marbois, che allora era già Presidente della Corte dei Conti. “Sua Eccellenza l’ambasciatore di Persia è malatissimo e desidera una vostra visita”, gli dissero. De Marbois non vede sul momento il motivo che può aver spinto l’ambasciatore a sollecitarlo per una visita, ma trattandosi dell’inviato di un grande principe decise di accontentarlo.
Si presentò quindi dal malato il quale, appena lo vide, tirò fuori la lingua e gli tese le braccia mostrandogli il polso. De Marbois rimase stupito da tali gesti, ma si rassegnò pensando che facessero parte del costume orientale; mentre accettava la mano per stringergliela cordialmente, vide entrare quattro camerieri a passo solenne che gli presentarono un vaso sul cui contenuto non potevano esserci equivoci, si trattava delle “prove” per meglio giudicare lo stato del malato.
Barbé-Marbois, esterrefatto e confuso, arrossendo chiese spiegazioni, e subito l’equivoco fu svelato: si voleva il signor Bourdois, e la consonanza dei nomi provocò l’errore. L’allora Presidente della Corte dei Conti alimentò per molto tempo le risate dei salotti parigini, a causa di questa vicenda.
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[Il Memoriale di Sant’Elena, Las Cases, Migliorini]